Oggi vorrei proporre una domanda del tipo che su questo forum non ho trovato. Vorrei sapere se qualcuno sa risolvere l'equazione differenziale u"+2u'+2u=\(e^tsint\) col metodo della risonanza.
La soluzione generale dell' omogenea è\(Ae^tsint+Be^tcost\), a questo punto come posso procedere per trovare la soluzione particolare utilizzando questo metodo alternativo a quello delle variazione delle costanti o del tentativo? Grazie in anticipo per la gentile attenzione.
Metodo della risonanza per le equazioni differenziali
Re: Metodo della risonanza per le equazioni differenziali
non conosco un "metodo della risonanza"
per casi del genere un possibile metodo consiste nel passare in \(\mathbb{C}\) in modo da avere il RHS di tipo esponenziale e poi, ottenuta facilmente la soluzione in \(\mathbb{C}\) , tornare in \(\mathbb{R}\)
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per casi del genere un possibile metodo consiste nel passare in \(\mathbb{C}\) in modo da avere il RHS di tipo esponenziale e poi, ottenuta facilmente la soluzione in \(\mathbb{C}\) , tornare in \(\mathbb{R}\)
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GIMUSI
Re: Metodo della risonanza per le equazioni differenziali
Ciao GIMUSI. Ecco il metodo che dicevo sembra sfrutti gli stessi principi di quello che hai proposto
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Re: Metodo della risonanza per le equazioni differenziali
Aggiungo che nel termine noto uno dei due polinomi Q1(X) oppure Q2(x) è sempre nullo, a tal proposito se nel termine noto della differenziale compaiono seno e coseno moltiplicati tra loro si usano le formule di duplicazione sinxcosx=(1/2)sin(2x) per far comparire solo il seno in questo ipotetico caso.
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Re: Metodo della risonanza per le equazioni differenziali
Nemmeno ioGIMUSI wrote:non conosco un "metodo della risonanza"
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La "risonanza" si ha quando il termine non omogeneo di un'equazione lineare risolve l'equazione omogenea associata (per una giustificazione del nome si può vedere per esempio la lezione 83 di quest'anno, o le corrispondenti del passato).
In questi casi nella ricerca per tentativi della soluzione particolare si "aggiungono le t". Penso che questo trucco sia quello che Valerio chiama "metodo della risonanza".