salve professore...
io avrei un problema con la formula di taylor sui limite... Più precisamente non riesco proprio a capire, vedendo un limite, a quale ordine della formula di taylor devo fermarmi....sono consapevole che anche se sbaglio, sviluppando ad un ordine superiore, faccio solamente dei conti inutili in più, però vorrei riuscire a trovare sempre l'ordine giusto...non avrebbe qualche consiglio da darmi?
la ringrazio in anticipo e buone feste...
formula di taylor
- Massimo Gobbino
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Non so se puo' esserti di aiuto, ma posso consigliarti il metodo che utilizzavo io agli albori :XNelloGiovane wrote:Ri-uppo questo topic con un'ulteriore domanda...
Ci sono dei metodi o dei ragionamenti da seguire per capire l'ordine da usare, o è una cosa dove è giusto che un principiante vada per tentativi?
Grazie mille
Te hai un numero k di funzioni che sai "esplodere" mediante taylor, ognuna di esse ti genera un polinomio di grado M, che dipende dalla tua volota', quindi puoi ipotizzare che gli M possibili siano i risultati di una successione a_n.
Per prima generalizza il caso f(g(x)), ovvero se ti fermi al grado A della scomposizione g(x), poi devi elevare il tutto al grado B della scomposizione di f(x) (guarda cosa ti succede con la funzione f(x)= log(cos(x)) )
Detto questo cerchi a occhio il numero minimo per ogni funzione del tuo limite che ti possa fornire un'informazione, ovvero devi cercare di capire se il grado 1, il 2, il 3, etc etc alla fine dei conti forniscono la costante moltiplicativa della componente elevata all'M-esimo grado.
Spero di esserti stato di aiuto =) anche se essendo una descrizione dei un processo mentale in genere e' sempre una cosa contorta O.o''
Anche se per questo genere di cose e' necessario richiamare una delle frasi di sheldon: il segreto per acquisire abilità in ogni campo è la ripetizione.
Con alcune ovvie eccezioni. Il suicidio, per esempio...
Se cerchi di dimostrare l'esistenza di Dio, finirai per cercare di dimostrare l'assurdo...
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Esatto ^^NelloGiovane wrote:Grazie, della spiegazione!
In effetti è un po contorta, avendo fatto solo pochi esercizi con taylor mi è in parte un po' oscura, ma penso di aver afferrato il concetto.
Ma quindi non c'è un metodo standard, o comunque "più gettonato" ognuno si sviluppa il proprio... ho capito bene?
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