partenza:
1 1 | 2 7
2 3 | 3 8
arrivo:
1 0 | -3 13
0 1 | -1 -6
![Crying or Very sad :cry:](./images/smilies/icon_cry.gif)
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ops scusami...ti ho risposto con un po' di superficialità...senza riguardare l'esercizio...alex994 wrote:strano ho provato a metterli in colonna ma non mi viene
partenza:
1 1 | 2 7
2 3 | 3 8
arrivo:
1 0 | -3 13
0 1 | -1 -6
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alex994 wrote:scusate, ma nel primo esercizio di "Applicazioni lineari 3" mi viene
1 0 | -8 -7
0 1 | 5 5
per farlo ho adottato lo stesso sistema di e.rapuano. in cosa ho sbagliato?
mi pare che operare alla rapuano sia un modo per sfruttare le proprietà di linearità effettuando contemporaneamente delle operazioni alla gauss sui vettori in partenza e sui corrispondenti vettori immagine fino ad avere a sinistra i vettori della base canonica...che però alla fine del procedimento devono essere letti per riga...pertanto:Massimo Gobbino wrote:Davvero mi sfugge da dove vengano fuori, o quale giustificazione abbiano, questi procedimenti creativi![]()
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. Di questo in particolare se ne è parlato nel thread sulla simulazione d'esame 1, giungendo alla conclusione che (ovviamente) non funziona.
Certamente: rapuano + trasposizione funziona, ma è quella che altrove ho chiamato "alchimia", cioè scovare un procedimento che, come per magia, porta alla soluzione pur procedendo "fuori etichetta".GIMUSI wrote: mi pare che operare alla rapuano sia un modo per sfruttare le proprietà di linearità effettuando contemporaneamente delle operazioni alla gauss sui vettori in partenza e sui corrispondenti vettori immagine fino ad avere a sinistra i vettori della base canonica...che però alla fine del procedimento devono essere letti per riga
volendo spiegarlo in modo più rigoroso direi che il problema iniziale corrisponde a risolvere i due sistemi (la matrice [tex]A[/tex] è incognita):Massimo Gobbino wrote:Certamente: rapuano + trasposizione funziona, ma è quella che altrove ho chiamato "alchimia", cioè scovare un procedimento che, come per magia, porta alla soluzione pur procedendo "fuori etichetta".GIMUSI wrote: mi pare che operare alla rapuano sia un modo per sfruttare le proprietà di linearità effettuando contemporaneamente delle operazioni alla gauss sui vettori in partenza e sui corrispondenti vettori immagine fino ad avere a sinistra i vettori della base canonica...che però alla fine del procedimento devono essere letti per riga
Il bello ovviamente sta a trovare la giustificazione rigorosa (molto istruttiva effettivamente) del perché il metodo rapuano funziona. Tuttavia sconsiglierei l'applicazione a chi non ha chiaro il motivo del funzionamento: è più istruttivo all'inizio applicare qualcosa che si è capito bene.
come detto saggiamente dal Prof. Gobbino...se non hai idea del perché funzioni ti sconsiglierei anch'io di utilizzarlo...se non altro perché perderesti totalmente il controllo di ciò che fai e non ti servirebbe a capire problemi più complessialex994 wrote:grazie per la spiegazione. quindi sarebbe meglio non utilizzare il metodo di rapuano?
Non sarei così categorico, o forse sarei ancora più categorico. È meglio non utilizzare nulla se non ciò che si è capito per bene. Non ha senso imparare un procedimento meccanico che porta alla soluzione di una determinata tipologia di esercizi, perché appena la tipologia varierà un minimo non si sarà in grado di adattare il procedimento. Conviene quindi capire bene i vari procedimenti a cosa servono e cosa producono, e capire anche come lo stesso esercizio si può fare in modi diversi. Se si fa così, quando l'esercizio cambierà i procedimenti si riadatteranno facilmente.alex994 wrote:quindi sarebbe meglio non utilizzare il metodo di rapuano?
allego lo svolgimento secondo i vari metodi discussi e commentati qui nel thread (con tutti i pro e contro evidenziati dal prof)Gabe wrote:Ragazzi una domanda, come trovo la matrice nell'esercizio della 10 riga nella colonna di destra, della scheda Applicazioni lineari 3?
sulla matrice [tex]A[/tex] mi pare ci sia qualche problema (ha una riga nulla)Gabe wrote:Gimusi una domanda, nell'esercizio 10 di Applicazioni lineari 2, a me viene un risultato diverso:
a me viene la matrice con in partenza la base [tex]v_1, v_2, v_3[/tex] ed in arrivo [tex]e_1, e_2, e_3[/tex] , [tex]\hat{A}= \begin{pmatrix} 0 & 1 & -1 \\ 0 & 0 & 0 \\ 1 & 0 & 0 \end{pmatrix}[/tex].
la matrice M di cambio di base, data dai vettori della base in arrivo richiesta, [tex]w_1=(1, -2, 0), w_2=(0, 2, 1), w_3=(1, 1, 1)[/tex], è: [tex]M= \begin{pmatrix} 1 & 0 & 1 \\ -2 & 2 & 1 \\ 0 & 1 & 1 \end{pmatrix}[/tex] e [tex]M^{-1}=\begin{pmatrix} -1 & -1 & 2 \\ -2 & -1 & 3 \\ 2 & 1 & -2 \end{pmatrix}[/tex].
Dato che [tex]Mv_\epsilon=v_e, v_\epsilon=M^{-1}v_e \rightarrow \hat{A}v_\epsilon=w_e=Mw_\epsilon \rightarrow w_\epsilon=M^{-1}\hat{A}v_\epsilon[/tex],
[tex]A=M^{-1}\hat{A}=\begin{pmatrix} 2 & -1 & 1 \\ 3 & -2 & 2 \\ -2 & 2 & -2 \end{pmatrix}[/tex], che è diversa dalla tua risposta, ho sbagliato qualcosa?